Vediamo ora qual è l’effetto sulla nostra foto al variare del tempo di posa,
Per poter operare manualmente su questo parametro devi impostare la fotocamera in modalità di scatto “Priorità di Tempi” (S in Nikon e Tv in Canon), oppure impostare “M” manuale dove hai pieno controllo su tutti i parametri.
Lavorando in priorità di tempi, posto che tu abbia impostato ISO automatico, con la rotellina della fotocamera controllerai il tempo di posa e la fotocamera sceglierà il giusto diaframma e il giusto valore ISO.
Quest’impostazione la scegliamo quando vogliamo ottenere risultati ben precisi in termini di nitidezza, congelamento dell’azione o effetto mosso (creativo).
Il tempo di posa non è altro che il tempo in cui l’otturatore resta aperto e il sensore esposto alla luce, tempi veloci o velocissimi (es 1/1000 di sec.) congelano l’azione :
al contrario tempi lenti (es 1/20 di sec.) ci permettono di creare effetti creativi, classico esempio è fotografare l’acqua che scorre rendendola simile alla seta:
Controllare il tempo di posa è utile anche per evitare il micromosso che è la prima causa della mancanza di nitidezza, ripeto sempre meglio una foto con un po’ di rumore che una foto mossa!!!
Che tempo utilizzare per avere una giusta foto? Questa è proprio una bella domanda che tormenta chi è alle prime armi, una risposta esatta non esiste ma posso darti alcuni consigli.
Regola generale vuole quella di utilizzare un tempo pari all’inverso della focale utilizzata, ad esempio se stai scattando a 70 mm allora usa 1/70 di sec, se scatti a 200 mm allora il tempo corretto è 1/200 mm, io consiglio di partire da questo tempo e poi provare a variare i tempi fino ad ottenere il tempo esatto in quanto molto dipende dalla tua capacità di restare fermo e molto anche dal tipo di obiettivo che utilizzi, se hai un ottica stabilizzata puoi tranquillamente allungare un po’ i tempi!
Come in tutte le cose l’esperienza aiuta parecchio!!!
In fotografia esposizione = quantità di luce x il tempo, questo rapporto detto di reciprocità ci fa comprendere che possiamo ottenere lo stesso risultato aumentando un valore e diminuendo l’altro.
La quantità di luce la controlliamo attraverso il diaframma dell’obiettivo mentre il tempo lo controlliamo variando il tempo di posa.
Abbiamo visto, i differenti risultati al variare dei due fattori: variando il diaframma variamo la profondità di campo e variando il tempo variamo “l’effetto mosso” esiste un terzo parametro da poter variare per aumentare o diminuire l’esposizione avendo fissato diaframma e tempo di posa ed è il valore ISO.
Il valore ISO nel digitale, non è altro che un amplificatore di segnale, aumentando tale valore, che di norma nativo è 100 o 200, otteniamo un esposizione maggiore.
Attenzione però che non è tutto oro quello che luccica, perché più alziamo questo valore più i ns file saranno “rumorosi” ovvero presenteranno grana fotografica, questo perché maggiore è l’amplificazione maggiore interferenza elettromagnetica è presente sul sensore.
Il rumore è sempre più evidente nelle zone scure delle foto.
Come ripeto spesso però, meglio una foto con rumore che una foto mossa!
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