23 ott
I Think: Street photography

I Think: Street photography

Oggi voglio soffermarmi su uno dei generi fotografici che più mi affascina: la fotografia “STREET”,
Le fotografie street sono anche chiamate “scatti rubati” proprio perché il fotografo immortala scene di vita quotidiana che si svolgono nelle nostre strade, spesso senza il consenso di chi viene ripreso, le amo particolarmente in quanto mettono a nudo spaccati di vita contemporanea o passata e fissano nel tempo modi di agire o semplicemente usi e costumi di quel tempo.
Generalmente le foto street sono in bianco e nero e hanno un taglio giornalistico.
Gli obiettivi più utilizzati per questo genere sono il 35 mm e 24 mm ma anche il 50mm, obiettivo preferito dal grande Henry Cartier Bresson padre dello Street, tali obiettivi essendo grandangolari  permettono di inquadrare una buona porzione di scena.
La prima difficoltà da superare per chi vuole intraprendere questo genere fotografico è la timidezza, bisogna osare e avvicinarsi il più possibile al soggetto per una buona riuscita della foto altrimenti faremo delle foto vuote con soggetti piccolissimi, bisogna imparare poi a divenire invisibili, parte dell’arredo urbano per non essere visti e influenzare la scena!
Vi racconto brevemente di una donna non tanto conosciuta, ma ha una storia talmente incredibile che vale la pena perdere due minuti per ascoltarla;
il suo nome è Vivian Maier è vissuta negli anni 20 in America, Vivian per tutta la vita ha svolto il lavoro di bambinaia, aveva pochi amici e conduceva una vita molto riservata, non si è mai sposata e ha passato la sua vecchiaia in una casa di proprietà di un uomo a cui lei aveva fatto da baby sitter in passato.
Alla morte della Maier, l’agente immobiliare a cui era stato dato l’incarico di vendere l’abitazione trovò in un armadio una decina di stampe fotografiche e svariate scatole contenenti centinaia di rullini.
Incuriosito da tutto ciò telefonò al proprietario di casa chiedendo informazioni su chi fosse vissuta nell’immobile, al sentire la spiegazione chiese se poteva prendere quelle scatole trovate contenente i rullini.
Una volta entrato in possesso dei negativi iniziò a farli sviluppare… ecco alcune di quelle foto…

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