Eccoci alla lezione che riguarda il sensore, come sempre se qualcosa non ti è chiaro puoi scrivere la tua domanda nei commenti.
Il sensore è l’elemento sensibile della reflex (la vecchia pellicola), è il cuore della fotocamera ed ha il compito di recepire l’immagine.
Il sensore e composto da milioni di pixel (megapixel) posti uno accanto all’altro, i pixel o più precisamente i photosite, sono dei ricettori che generano impulsi elettrici in relazione all’intensità di luce ricevuta, più tempo restano esposti alla luce più l’impulso elettrico è maggiore.
Per comprendere meglio come è fatto un sensore con i suoi pixel, ti faccio un esempio, hai presente il gioco molto in voga negli anni 80-90 che prendeva il nome di chiodini colorati?
Il gioco consisteva in dover mettere su una base rettangolare bianca forata, i chiodini colorati fino a formare un’ immagine a piacimento; immaginate quindi il sensore come una base ricoperta da chiodini (i pixel).
I sensori esistono in vari formati ma i 2 più comuni sono: APS-C ( circa 23 X 15 mm) detto anche formato ridotto, è il formato che probabilmente monta la tua fotocamera, infatti esso è montato sulle reflex entry-level e su quelle semi-professionali; e il formato full-frame o pieno formato ( cira 35 X 24 mm) montato sulle reflex professionali.
Questa differenza di misura comporta, tra le altre cose, che a parità di distanza dal soggetto da fotografare e a parità di focale utilizzata, la reflex con sensore full-frame riuscirà ad avere un’inquadratura maggiore rispetto ad una fotocamera APS-C:
Come puoi notare nella foto di esempio del gattino, la stessa foto scattata con il medesimo obiettivo ma con sensore di differente dimensione fa si di ottenere risultati diversi: con il sensore full – frame riesci ad ottenere una foto che ritrae il gatto e l’erba circostante, con il sensore APS-C riesci ad ottenere solo un primo piano del gatto. Ammesso che entrambe le foto tu le abbia scattate con un obiettivo 50 mm, per ottenere lo stesso primo piano avuto con l’APS-C con la full-frame, avresti dovuto usare un obiettivo 75 mm, quindi in conclusione il sensore più piccolo moltiplica la focale dell’obiettivo. Questo fenomeno è chiamato “fattore di crop” che per le Nikon è 1,5 e per Canon è 1,6.
Se vuoi sapere a che focale corrisponde su full-frame quella della tua reflex APS-C devi moltiplicare la focale utilizzata per questo valore.
Esempio: Se per la tua fotocamera APS-C (detta Dx in Nikon) hai un obiettivo 35 mm la focale equivalente in Full-Frame (FX in Nikon) è: se hai nikon 52,5 mm (35 X 1,5) se hai Canon 56 mm (35 X 1,6).
Il sensore quindi, come dicevamo prima è ricoperto da milioni di pixel, questi pixel hanno una certa sensibilità alla luce ma è bene sapere che questa sensibilità può essere variata nel caso in cui hai poca luce a disposizione e quindi vuoi rendere più sensibili i pixel per avere una corretta esposizione del fotogramma (approfondiremo questo concetto più avanti).
Abbiamo però un problema e precisamente il problema di percepire i colori in quanto i pixel registrano solo l’intensità di luce e noi invece vogliamo cogliere i colori!!
Senza scendere troppo nei dettagli sappi che sul sensore è applicato un filtro che prende il nome di filtro di bayer:
ogni matrice di 2 x 2 contenente 1 quadrato blu 1 rosso e 2 verdi (2 verdi perché l’occhio umano è più sensibile a questo colore), la luce cosi filtrata dà la possibilità al software della fotocamera di risalire al colore originario della scena, per concludere e per dovere di cronaca sappi che esiste un ulteriore filtro posto dinanzi al sensore detto filtro AA (Anti- Aliasing) che serve per eliminare determinati artefatti ottici.
Subito prima del sensore è posto l’otturatore:
il compito dell’otturatore è quello di lasciare entrare la luce per un determinato tempo, questo tempo è scelto da noi o è scelto dalla macchina in base alla modalità di scatto impostata.
L’otturatore si compone di due tendine una che “scopre” il sensore e una che successivamente lo “ricopre” (come mostrato nella foto); il sensore quindi non viene impressionato dalla luce nella sua interezza contemporaneamente ma una parte alla volta, la velocità massima dell’otturatore dipende dalla fotocamera, generalmente 1/ 4000 di secondo per le fotocamere entry level e 1/8000 di secondo per le reflex professionali.
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